DiEM25 e MERA25 Italia hanno firmato il documento congiunto con civismo e attivismo europei, inviato al commissario europeo
Oggi è stata inviata una lettera aperta congiunta a Michael McGrath, Commissario europeo per la Democrazia, la Giustizia, lo Stato di Diritto e la Protezione dei Consumatori.
Il documento è un “appello urgente per affrontare il declino democratico, lo spazio civico e il deterioramento dello stato di diritto in Italia”, lanciato dallo European Civic Forum firmato congiuntamente da oltre ottanta realtà associative del civismo e dell’attivismo di tutta Europa.
DiEM25 e MERA25 Italia hanno convintamente firmato l’appello, finalizzato a “sollevare preoccupazioni in merito alla crescente erosione dello spazio civico, delle garanzie democratiche e dello stato di diritto in Italia. Il Decreto Sicurezza del Governo italiano è emblematico di una pericolosa escalation”. Con l’esortazione “a esercitare il suo mandato, come delineato nella sua lettera di missione, per rafforzare la protezione della società civile, dei difensori e degli attivisti per i diritti umani e difendere la democrazia e lo stato di diritto adottando misure decisive contro questo allarmante sviluppo.”
L’appello al commissario McGrath
L’appello si conclude riaffermando che “la Commissione europea ha sia la competenza che l’obbligo di agire quando uno Stato membro non rispetta i valori dell’Unione ai sensi degli articoli 2 e 3 del TUE, viola i diritti tutelati dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE ed erode lo Stato di diritto.”
In qualità di Commissario incaricato di salvaguardare lo Stato di diritto, sostenere la Carta dei diritti fondamentali e proteggere la società civile, la lettera aperta invita il Commissario McGrath “ad assumersi la responsabilità di agire con decisione e:
- Chiedere pubblicamente al governo italiano di abrogare la Legge Sicurezza e di garantire il pieno rispetto della Carta dei diritti fondamentali dell’UE e dei valori sanciti dagli articoli 2 e 3 del TUE.
- Esprimere una forte ed esplicita raccomandazione nel Rapporto sullo stato di diritto del 2025, condannando la legge e sottolineandone i gravi effetti sullo spazio civico, sulla democrazia e sullo stato di diritto.
- Condurre una visita sul campo in Italia per incontrare e dialogare con la società civile, in particolare con i gruppi più presi di mira.
- Avviare un dialogo politico diretto con il governo italiano per garantire il rispetto della democrazia e dello stato di diritto.
- Effettuare una valutazione giuridica della compatibilità del Decreto Sicurezza con il diritto dell’UE e, in caso di conferma delle violazioni, avviare una procedura di infrazione ai sensi dell’articolo 258 TFUE.”
Su tutto, concordiamo pienamente. Qui la lettera integrale.
Foto: Un corteo bloccato dalla polizia a Roma – Valentina Stefanelli/LaPresse
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