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Mentre i funzionari dell’UE si preoccupano di “rivedere” l’accordo commerciale UE-Israele – un canale di complicità da 45 miliardi di euro – la vera resistenza sta avvenendo altrove. Dal porto di Catania, una barca si sta dirigendo verso Gaza.

A bordo c’è Rima Hassan, la prima europarlamentare palestinese della storia, Greta Thunberg, l’attore Liam Cunningham e molti altri attivisti. Insieme, fanno parte della Freedom Flotilla, un atto civico di disobbedienza di massa contro il blocco illegale di Gaza.

Tra coloro che contribuiscono a questa missione c’è Alice, membro di MERA25/DiEM25 e della Flotilla Coalition Germany, che contribuisce ad amplificare le voci e la visibilità della flotilla.

“L’apartheid e l’occupazione israeliana erano già documentate”, dice Hassan. “Ma l’UE ha aspettato 20 mesi di genocidio prima di muoversi”. Anche ora, l’UE non si è mossa. Il suo “riesame” dell’accordo UE-Israele è un teatrino politico, una tattica di stallo progettata per proteggere gli interessi economici, non le vite dei palestinesi.

E mentre i diplomatici parlano a vuoto, i droni israeliani colpiscono le navi umanitarie, come Conscience, affondata in acque internazionali il 1° maggio.

DiEM25 sostiene pienamente e inequivocabilmente la Freedom Flotilla e la Marcia Globale verso Gaza.

Siamo al fianco di coloro che rifiutano il silenzio. Siamo al fianco di chi sfida l’assedio. Siamo al fianco di chi naviga verso la giustizia.

“La Marcia Globale verso Gaza è più di una marcia”, afferma il cofondatore di DiEM25 Yanis Varoufakis. “È un atto di disobbedienza globale contro uno dei genocidi più brutali, duraturi e ‘redditizi’”.

“È la prova vivente che, anche quando i governi tacciono o si acquietano, il popolo non dimentica e non si arrende”.

Questa non è solo una crisi umanitaria. Si tratta di un crimine politico, favorito da:

-Lockheed Martin

-Caterpillar

-Elbit

-Google

-Amazon

Palantir

-Microsoft

-IBM

-Barclays

-Allianz

-BNP Paribas

E i governi che li proteggono

Queste aziende e istituzioni non sono neutrali. Sono parti in causa nell’apartheid e il loro potere deriva dalle nostre società, dal nostro denaro, dal nostro silenzio.

“Nessuno può essere libero mentre Gaza viene affamata, assediata e annientata, soprattutto quando questo crimine viene perpetrato con l’autorità delle nostre istituzioni”, ci ricorda Varoufakis.

Cosa si deve fare

Ci rifiutiamo di assistere alla normalizzazione del genocidio. Chiediamo a tutti di:

BOICOTTARE le società e le istituzioni finanziarie complici

INTERROMPERE il flusso di armi, finanziamenti e propaganda

COSTRUIRE corridoi popolari di aiuto, solidarietà e resistenza.

NOMINARE questo crimine: questo è un genocidio e l’Europa è complice.

Unisciti alla marcia. Sostenete la flottiglia.

Questa non è carità o diplomazia. Questa è resistenza, e sta crescendo.

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MERA25

Autore MERA25

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